(2) Il falso: l’uomo con le due facce.

(seconda parte)

Il falso: l’uomo con le due facce. All’inizio, furbescamente egli adotta la tecnica del “bombardamento d’amore” corteggiando, e facendo sentire “unica” la vittima. Cerca di diventare per lei il perfetto principe azzurro.
Il narcisista maligno non ha una propria identità, e così assume l’identità della futura vittima che è stata presa di mira, ed è per questo motivo che lui è in grado di diventare tutto ciò che la sua preda cerca in un uomo.
Infatti nella prima fase che si chiama “d’osservazione” il narcisista inizia con molta discrezione a studiare la personalità della sua futura vittima per potersi così adattare a lei, a ogni suo desiderio. Vuole farle credere che lui è l’anima gemella, il perfetto principe azzurro.

A volte fra le sue tecniche vi é quella di andare sui social dove prende di mira le donne che sono empatiche, la cosa importante é che la donna stia attraversando un periodo critico di modo che si farà avanti per aiutarla, sostenerla psicologicamente. Più avanti il narcisista deve dimostrare a se stesso che é capace di distruggere persone meglio di lui. Ecco perché prima le studia sui social aspettando che le vittime lascino trapelare un minimo di disagio, sofferenza. Dopo aver visto ciò ecco che egli, veloce come una gazzella, cercherà di entrare in contatto con la futura vittima per farle credere che lui comprende la sua sofferenza e che le è vicino (mirroring). Questa è la fase della idealizzazione “love bombing” in cui manda messaggi su Facebook con post romantici.

Naturalmente tutto finirà e in quel momento lui invierà dei post assolutamente denigratori in modo che tutti possano vedere. Con questo corteggiamento (ed altro) che la fa inizialmente sentire “unica” quasi una regina, ecco che la povera vittima non riesce più nemmeno ad immaginare di poter essere felice senza di lui. Questo é “il gioco iniziale” del narcisista patologico.
Dopo questa fase in cui la ha fatta sentire unica (ciò significa che quindi la preda ha abboccato) lui la mette dentro la rete del pescatore e si ha la fase del “Gaslighting” (cioè manipolazione psicologica). Ecco che lui ora cambia improvvisamente di personalità ed inizia a manipolare la partner criticandola anche in pubblico, e se la vittima cerca di controbattere, di farsi riamare come prima, ecco che il narcisista l’accuserà di essere fuori di testa, di essersi inventata tutto, facendola dubitare della sua stessa memoria. Vi è poi un’altra fase successiva che è la “triangolazione” in cui furbescamente può isolare la partner dagli amici, dai familiari che potrebbero aprirle gli occhi, ed infine iniziare per crudeltà a farla ingelosire facendosi vedere chattando con altre persone per poi accusare la poveretta di inventarsi le cose. A questo punto lascerà la povera vittima, in quanto essendo oramai depressa, priva di autostima, la trova noiosa, non più interessante, dicendole che c’è di meglio in giro.

Ma se è lei che lascia il narcisista patologico, ecco che lui si ributterà a capofitto sulla vittima per corteggiarla in modo serrato, e il ciclo vizioso purtroppo riprenderà. Quando lui non la trova più interessante ecco che si entra nel “trauma narcisistico” estremamente grave che cambia la vita. In lei c’è la speranza che lui torni ma anche la depressione.
Se malauguratamente lui ritorna ricomincia il ciclo vizioso, finché a volte le vittime non pensano addirittura al suicidio. Il narcisista deve dimostrare di essere capace di distruggere persone migliori di lui. Essi cercano il litigio per poi tradire, potendo dire “sì ti ho tradito, ma tu mi hai fatto arrabbiare”.
La triangolazione è una tortura e lui lo fa perché é una persona cattiva.