(4) Sganciarsi dal narcisista e tornare a vivere.

(quarta parte)
Sganciarsi dal narcisista e tornare a vivere

Si dice narcisismo maligno perché il loro narcisismo tende a danneggiare l’altro. Sono individui antisociali, a volte sul lavoro i colleghi lo evitano perché sono insopportabili. Sono maniaci del controllo (telefonate, cimici, ecc.). Teme di apparire inferiore, teme di perdere i beni materiali e può sfruttare le risorse materiali della partner. Si offende se si presta attenzione ad altro che non sia lui, es. lavoro figli ecc.

Non gli interessa niente di nessuno perché manca di empatia e quindi non si legherà mai né all’ attuale, né alle prossime vittime. Il suo cosiddetto amore è bilanciato da altrettanto rancore, é invidioso e quindi la felicità degli altri lo fa arrabbiare. Per lui gli altri non contano niente, ma furbescamente non lo farà mai capire, se non eventualmente solo quando gli rimarrà utile, comodo.

A mio avviso bastano poche parole per descrivere come può essere il vissuto di una donna con l’uomo narcisista patologico, così, quando una donna si riconoscerà nelle poche parole di due canzoni del passato “Bella senz’anima” (R. Cocciante), in cui dice: “nella tua trappola ci son caduto anch’io…avanti un altro…” e la canzone Fotoromanza (G. Nannini) le cui parole sono: “Questo amore é una camera a gas… é una lama sottile”, le consiglierei vivamente di farsi aiutare iniziando un percorso di psicoterapia per potersi liberare da una situazione insostenibile.

Ciò potrà avvenire con l’aiuto della psicoterapia che la aiuterà ad aumentare la propria autostima che lui ha notevolmente distrutto, ridurre la sua depressione, e ritrovare piano piano la sua dignità di donna.

Grazie a questo lavoro inizierà a vivere finalmente serena.

Da sole, purtroppo, non é molto facile riuscire a staccarsi da lui. Avendo usato la metafora del narcisista patologico, che con l’amo fa abboccare la preda e la rinchiude poi dentro una rete, ecco che la psicoterapia serve per liberare il povero pesce rendendolo di nuovo capace di nuotare libero, facendogli ritrovare finalmente la gioia di vivere.