Il malessere psicologico ed il linguaggio del corpo

Non è facile per le persone capire il linguaggio dei loro organi, sia interni, che non.

E’ difficile infatti per chi non è del settore (come uno psicoterapeuta o un medico, ecc), comprendere come un malessere psicologico, una sofferenza interiore, si possa manifestare attraverso un disturbo corporeo.

Non sà che la somatizzazione può essere decodificata, e che con una appropriata psicoterapia, in particolare ad indirizzo analitico,può essere guarita. E’ nello studio dello psicoterapeuta, che con le dovute domande e indagini, per esempio, il paziente si rende conto che il suo “deglutire” solo in alcune circostanze particolari, altro non è che: un “mandar giù” un boccone amaro, “un qualcosa”, cioè una situazione che non vorrebbe e che invece deve “mandar giù”.Nella somatizzazione vi sono casi in cui si avverte in particolari momenti o situazioni, una difficoltà respiratoria, e un senso di soffocamento.In terapia il paziente si rende conto di quale sia la situazione, o la persona che determina, questo “soffocamento psicologico” che poi egli somatizza nell’organo polmonare.Respirare a pieni polmoni indica che si gode di uno “spazio vitale” adeguato alle nostre esigenze. Mentre fare respiri brevi e contratti indica che, vi è uno stato di tensione e una dimensione esistenziale, che in quel momento è “angusta”, “compressa”.

Questi sono solo alcuni esempi di somatizzazioni che ci fanno capire che la persona non è in armonia con se stessa, e che quindi ha necessità di essere aiutata soprattutto da un punto di vista psicologico e cioè attraverso una psicoterapia.